domenica 17 febbraio 2013

Compendio e curriculum personale 1

Stamattina mi sono guardato allo specchio e ho pensato a questo. Un piccolo compendio personale su quello che posso fare e su quello che sono. Dalla testa ai piedi. Inizierei da quelli.
I miei piedi sono terribili, sono enormi e con qualche tendenza di unghie incarnite. I mignoli dei piedi sono terrificanti, l'unghia sta verso l'esterno (manco fossero rigirati). Le gambe sono grosse e pelose, quasi yeti. Le ginocchia sono nodose e deboli, conseguenza del mio peso. Le mie gambe spesso si addormentano, penso sia sempre conseguente al mio peso. Le mie cosce sono larghe abbastanza da non riuscirmi a far mettere i piedi chiusi da sdraiato, in modo che si toccano completamente i lati interni. Sono anche abbastanza larghe da torturarmi nei mesi più caldi per colpa degli arrossamenti da sfregamento.
Ho un bacino grossetto e un apparato sulla media, spero.
Il mio ombellico sembra una porta dimensionale su un mondo sconosciuto, da lì posso far uscire colombe e conigli vivi (c'è anche un ecosistema tutto suo all'interno). Lì vicino, sulla parte superiore dell'ombellico ho una voglia di caffè dalle strane fattezze.
La mia pancia bhe, c'è sempre stata. Un po' più un po' meno. Diciamo comunque un po' più, ecco. Questa pancia non mi permette di toccarmi i piedi con le mani se faccio degli allungamenti, o di sdraiarmi e cercare di mettere i piedi dietro alla testa, finendo così per fare una capriola. Questa pancia non mi permette anche di essere completamente snodato in determinate situazioni, nei quali comunque bisognerebbe fare meno figuracce possibili. Ah sì, tra la pancia e il petto si è formata anche la righina rossa, classica dei sedentari del pc e dei videogames.
Il mio petto sembra quello di una studentessa delle medie, una prima di seno ce l'ho di sicuro. Se le stringessi un po' forse sembrerebbero anche femminili se non fosse per i peletti che ne escono.
Le mie spalle sono larghe e non mi piacciono molto, non mi piacciono in generale perchè mi piacerebbe essere piccolo di costituzione. Comunque, da un lato mi piacciono. Con esse riesco ad abbracciare completamente chiunque e a far sentire partecipi le persone che abbraccio. Riesco quasi a toccarmi le spalle abbracciando mia madre e a farla sentire un po' accolta nel mio mondo. Con esse riesco ad abbracciare anche le amiche e gli amici con qualche chilo in più senza problemi. In fondo non sono così male.
Le mie braccia sono piuttosto lunghe e snodate e con esse le mie mani dalle dita affusolate, che sembrano un po' quelle di un pianista. Con esse posso digitare velocemente al computer e a giocare agilmente ai videogiochi, massaggiare delicamente le spalle delle persone a cui voglio bene o ferirle, se mi agito troppo. Con esse riesco ad afferrare le spalle di chi voglio sentire e fargli sentire che sono partecipe anch'io. Con esse faccio "patpat" ai miei amici quando fanno delle sciocchezze o tiro delicamente le guancie di chi ha la pelle più morbida. Con esse massaggio i capelli a chi piace e accarezzo i miei cani quando mi fanno le feste. Le mie unghie non sono mai esenti dalla parte bianca che mi consentono di messaggiare velocemente al cellulare e di farmi male facilmente nei lavori manuali. Con le mani faccio parecchie cose che mi piacciono.
Il mio collo è proporzionato al mio corpo ma la mia testa no. Ho un capoccione di tutto rispetto, forse per contenere tutte le pippementaliinfinite che mi faccio.
Il mento, e poi la bocca che può essere o secca o intrisa di 2 centimetri di burrocacao con fragranze femminee che si sentono solo i primi 2 minuti. Con le labbra, mi piace tanto aprirle per parlare quanto chiuderle per baciare. Mi piace sentire il tepore delle altre labbra che si schiudono in quel momento quasi magico tra me e la mia persona. Affascinante.
Il naso, quasi sempre raffreddato, è un magazzino di ricordi fin da quando ero bambino. Normalmente non riesco a capire che cos'è, anche oggi ho bevuto del latte scaduto per esempio, ma se percepissi un odore sentito in tenera età lo ricorderei subito.
Gli occhi, bhe quelli sono speciali. Non parlo dei miei, parlo degli occhi di tutti. Sono tutto quello che è l'espressione umana, calano quando baci e si spalancano quando ti stupisci. Sono l'unica finestra che ti apre il mondo della realtà quando stai sognando. Sono proprio speciali. Di particolare, i miei, non hanno nulla. L'unica cosa, forse, e che sono troppo espressivi. Non so, forse essendo che mi emoziono facilmente dai miei occhi si capisce sempre tutto, troppo in fretta. Su di esse comandano padrone le mie sopracciglia, forse un po' folte, ma comunque svolgono il loro compito degnamente (soprattutto se sono alterato).
I miei capelli, di un colore sconosciuto tutt'ora al genere umano, rappresentano un po' i miei periodi. Dalle mie foto vecchie, guardando i capelli riesco a capire che pensieri avevo in quei giorni. Spesso gli cambio colore o lunghezza, ma mi accompagnano fedelmente su ogni progetto e idea che ho.
Da una prospettiva in terza persona, potrò sembrare goffo (e lo sono), scansafatiche (abbastanza), ma anche un gigante buono (ci provo ogni giorno di più).

Come lavoro... mmm... sarei portato ai lavori da scrivania per cui ho studiato e per cui anche senza volerlo mi sono abituato. Sarei portato a lavori che mi portano a parlare ad ogni tipo di persona, se questi palrano l'italiano o al limite l'inglese. Sarei portato a lavori poco faticosi fisicamente, insomma. Sarei portato a tutto quello che non mi offre nessuno al giorno d'oggi, insomma.

Come compagnia e persone da frequentare, in genere non mi piace prendere posizioni e proporre, preferisco comunque accontentare e compiacere le persone che mi stanno vicino, perchè è una cosa che mi fa sentire bene. Le uniche volte che non mi fanno sentire bene queste situazioni è quando la persona mi sta sui cossiddetti per qualche motivo, ma questa è un'altra storia. Mi piace essere accontentato, soprattutto quando non lo chiedo. Non mi piace chiedere aiuti, perchè con il termine aiuto per definizione si intende qualcosa di cui non hai bisogno per forza, e quindi non ho motivi per chiederne. Mi piace essere capito nei momenti difficili, anche se non ne parlo. Mi piace capire e fare il possibile per le persone che mi stanno affianco, ma che purtroppo sempre più spesso mi ritrovo a non poter far nulla, se non dare una spalle e una valvola di sfogo per chiunque. Odio essere interrotto continuamente soprattutto se sono alterato, odio ascoltare l'opinione altrui se in un momento di arrabbiatura mi viene contro. In questi casi ho solo bisogno di sfogarmi, mi basta qualcuno che mi ascolti. Vorrei capire chiunque in qualsiasi situazione stia e aiutarlo per quel che posso, sempre.
Di fattezze fisiche ho imparato ad infischiarmene, da poco ma comunque me ne infischio.

Forse continuerò, forse no. Per il momento lo catalogo con il nome parte 1, ma non so se ce ne sarà un continuo. Bye bye :D

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