lunedì 2 dicembre 2013
Cara sorella
Eri speciale. Mi venivi incontro quando tornavo a casa, ti prendevo in braccio e ti stringevo fortissimo. Eri contenta. Mi sorridevi, nel modo che solo tu sapevi fare. Giocavamo insieme, anche i litigi non mancavano. Ti sgridavo spesso. Eri anche sovrappeso. Tenerti in braccio era faticoso ma mi piaceva lo stesso. Mi riempivi di baci. Nei momenti cupi, quando io piangevo, sembrava quasi che tu apparissi e venissi a consolarmi. Portavi via le mie lacrime. Ti ho visto crescere. Scherzavi anche, eri brava. Mi facevi sempre sorridere anche quando stavo giù. Eri buffa e correvi in modo buffo. I tuoi occhi sempre lucidi mi affascinavano, ti baciavo spesso anch'io. Mi scaldavi il cuore. Un solo sguardo tuo mi faceva sciogliere. Non ho mai resistito al toccarti. Eri la piccola di casa, eri quella viziata. Eri ingorda ma mi piaceva vederti mangiare. Mi piaceva anche quando tu e tua madre vi lavavate a vicenda. Se una giornata andava storta potevo si confidarmi con i miei, ma tu eri sempre lì ad ascoltarmi e a capirmi. E non abbiamo mai parlato la stessa lingua, ma ci volevamo davvero bene. Avevi paura di tante cose. Ti ho sempre vista una fifona. Invece ora,
forse capisco che eri coraggiosa nei punti giusti. Eri anche tonta.
C'erano tante cose che non capivi, la tua ingenuità era la tua forza. E
la tua ingenuità ti è stata fatale. O il tuo coraggio. Ciao piccola.
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