domenica 15 dicembre 2013

La lettera di Giulio

Non ho smesso di amarti, scusa. So che non vuoi essere amato, ma è inevitabile da parte mia. Non mi è passata, non può passarmi così. Eravamo perfetti, e lo sai. Eravamo complementari, le due fazioni che insieme formavano un essere perfetto e completo. Insieme nessuno poteva fermarci. Ho così tanto cose da dirti, ma so che non mi ascolterai. Il cuore mi si scioglie pensandoti.
Ti sogno ancora, sogno tutto quello che abbiamo passato e che insieme avremmo potuto passare, ma i sogni non mi bastano più. Non sono più il bambino che ti correva dietro e che sperava di essere notato, tu mi hai dato di più realmente. Adesso voglio quel più, i sogni non mi permettono di essere felice, anzi. Dormo ogni notte con il cuscino bagnato e mi sveglio col desiderio di vederti entrare da quella porta.
Non ti ho detto tutto quello che volevo dirti, non me ne hai dato il tempo. Probabilmente anche tu non mi hai detto tutto, allora perchè non sei qui? Ho bisogno di sapere tutto di te, voglio che mi racconti tutto, voglio essere parte di te, con te. Non puoi andartene così e sperare che mi passi così. Non voglio sentir ragioni, ho bisogno di parlarti e lo farò a qualsiasi costo.
Non ti ho nemmeno salutato, ti rendi conto di quanto sia ingiusto? Un saluto me lo devi, è educazione! Anche solo per quel saluto, per quel desiderio, verrò da te. Mi DEVI delle spiegazioni, è doveroso non credi? No, non convincermi ad andare avanti. Non amerò nessuno come ho amato te e lo sai.
Arrivo, fatti trovare al cancello. San Pietro non mi permetterà di entrare.

Non tutti sono forti come te. Hai davvero tutta la mia stima. Ti mando un bacio, un abbraccio o tutto quello che vuoi. So che non leggerai questo post a te dedicato, ma forse... è meglio così.

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