venerdì 1 agosto 2014

Il gioco che non vinco mai

Com'è che bisogna comportarsi quando ci piace qualcuno? Semplicemente, non ci si dovrebbe pensare. Consideralo, dagli importanza ma non troppo, non stargli attaccato, non farlo sentire oppresso ma neanche non presente. Devi farlo sentire importante ma non troppo. Queste riflessioni mi vengono, forse, dal fatto che mi rendo conto che non riesco a innescare quello scalino, quel meccanismo che fa andare le cose nel modo giusto. Ed effettivamente se anch'io che seguo questi consigli ne sto parlando, forse non sono nemmeno tanto funzionali. L'ho già detto che voglio il manuale d'istruzioni per vivere? Oh già, l'ho già detto. La verità è che se le cose devono scattare, devono fare lo scalino decisivo, lo fanno da sole e non c'è nulla che uno di noi possa fare per farlo andare diversamente.
Farò un esempio, per farvi capire le mie situazioni tipo: scrivo ad un ragazzo, A, che sembra carino ed interessante. Nel frattempo mi scrive B, un ragazzo che sembra dolce e con cui attacco discorso. C'è un amico, intanto, che sembra avere una cotta per te ma non ne sei certo e si chiama C. Nel frattempo ti incontri con D, perché ti ha chiesto di prendere solo un caffè e non c'è nulla di male in questo. Ma tu sei sempre stato preso da un ragazzo che non ti si caga di striscio, E, con il quale hai provato a dialogare ma non c'è stato nulla da fare. Si può dire quasi che hai l'imbarazzo della scelta. Ma poi ti incontri con uno di questi ragazzi, ti piace, e poi?
Mettiamo il caso rispondesse A, a te piace A e inizi a sentirti con lui. Sembra ci sia interesse reciproco ma non ne sei sicuro. Nel frattempo B ti chiede perché ancora non vi siete visti, e tu non hai voglia, per quanto sia dolce B, di uscire con due persone nello stesso periodo. C ti chiede di uscire, è un amico e ci esci ugualmente, ma poi si dichiara, e che fai? Gli dici che ti stai frequentando con un ragazzo, per quanto effettivamente non sia vero, però ti ha dato una buona impressione e non vuoi mischiare le carte in tavola. E via dicendo. Poi A sparisce, come l'80% delle persone nell'ambiente gay, senza alcun motivo. E ricominci con l'alfabeto, stavolta escludendo la A. Un po' come si faceva giocando a nomi cose e città.
Però ogni tanto, in questo gioco, mi piacerebbe vincere... anche solo per vedere cosa si prova.

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