mercoledì 5 giugno 2013

Agape

“Ah, alla fine hai scelto lui. Ti fa stare bene? Beh allora hai fatto bene. Non ti dirò che ti amo, sarei solo d’intralcio. Non ti dirò rimani con me, hai già scelto. Non ti chiederò il perché della tua scelta. Se questa scelta ti fa essere felice, io sarò felice per te. Anzi, sarò felice CON te. Perché io ti amo lo stesso.”
Agape dimostra con una sola parola tutto quello che si può provare per una persona, senza chiedere nulla in cambio. É quanto di più necessita l’uomo per andare avanti e sopportare tutto quello che ci succede. Amando qualcuno in questa maniera, (che supera di gran lunga il frivolo Eros), si ama qualcuno senza interesse, a tal punto da poter facilmente sacrificarsi per la persona amata. Amare qualcuno a tal punto da non chiederle nulla in cambio e di essere pronti a far tutto per essa. Se tutti amassimo così, daremmo sempre il massimo per il prossimo, venendone addirittura (e paradossalmente, aggiungerei) ricambiati.
“Io ti amo e farei di tutto per te. La tua felicità vien ben prima della mia. Morirei per il tuo sorriso. Se tu sei felice, io sono al settimo cielo.”
Questo è Agape, l’amore perfetto, secondo me. Non ti amo perché mi ami anche tu, ti amo perché darei anche la vita per farti anche solo sorridere. Anche se non mi ami.
Unica pecca: attenzione a non annullarsi. Ragionare in questa maniera con le persone sbagliate porta all’autodistruzione, ve lo assicuro.

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