Le cose che non ti fanno andare avanti sono tante. Prime tra tutte, i ripensamenti. Quando ti chiudi in un pensiero e ci rimugini e rimugini fino a che vorresti vomitarlo dalle orecchie. Quei pensieri che ti infestano la mente e che non ti fanno pensare ad altro. Ti verrebbe voglia di cambiare cervello e di comprarne uno nuovo. Ti verrebbe voglia di spararti in testa per far uscire le idee anche da quel buco. Ci sono passato.
Poi, i passatempi. I fottuti passatempi. Ci sono giovani che vanno avanti a giocare ai videogiochi giorno e notte, escono ad ogni ora e stanno in quel mondo finto finchè non devono svegliarsi. E quando devono svegliarsi? Trauma. Il lavoro, i compiti, o il semplicissimo vivere. Trovarsi quello che si sa fare e coltivarlo. E se quello che ci piace aiuta qualcuno bhe, tanto meglio. Esprimerlo sarebbe un bene per chiunque.
Chiudersi in casa a giocare, a stare su facebook o a guardare intere saghe di film può essere divertente... finchè è limitativo in un giorno in cui hai fatto VERAMENTE qualcosa.
Bisogna svegliarsi, darsi da fare. Sempre. Se ti fermi chi ti aspetta? Nessuno. Le persona vanno tutte avanti... chi più veloce chi più lento. Ma bisogna muoversi sempre, una continua evoluzione. Bisogna migliorarsi sempre. E sempre.
Per questo gioco solo nei momenti liberi. Per questo cerco un lavoro. Per questo mi do da fare. Per questo prendo la patente. Per questo, per vivere. Almeno un po'.
domenica 17 marzo 2013
martedì 12 marzo 2013
Imparare
Effettivamente di mostri si parla
Guardarsi dentro e buttar via tutto
Come un organo che non va più
Il primo cassonetto va benissimo
Basta disfarsene, velocemente anche
Cosa te ne fai di un organo rotto
Di un arto poco funzionante
Quando puoi cambiarlo con uno nuovo
E che riesca ad usare?
Il primo l'ho rotto. Con il secondo sarà diverso.
Sarò diverso.
Perchè il primo
Quello di prova
Mi ha insegnato
Ad amare.
Ed io, come un barbone, rovisto in quel mare di robaccia quale è il mondo, per riprendermelo.
Il mio organo.
Guardarsi dentro e buttar via tutto
Come un organo che non va più
Il primo cassonetto va benissimo
Basta disfarsene, velocemente anche
Cosa te ne fai di un organo rotto
Di un arto poco funzionante
Quando puoi cambiarlo con uno nuovo
E che riesca ad usare?
Il primo l'ho rotto. Con il secondo sarà diverso.
Sarò diverso.
Perchè il primo
Quello di prova
Mi ha insegnato
Ad amare.
Ed io, come un barbone, rovisto in quel mare di robaccia quale è il mondo, per riprendermelo.
Il mio organo.
Quando ti manca una persona
Un'altra emozione che mi affascina è la mancanza. Insomma, è un fenomeno assai curioso. Quando ci si dice "Mi manchi" già si presuppone un rapporto molto stretto e di cuore. Roba di toccarsi senza star vicini. Quasi fantascientifico oserei dire.
Il "Mi manchi" presuppone che ci sia qualcosa che non riesci a fare senza quella persona, qualsiasi cosa. Ma qualcosa di serio. Nessuno direbbe "Mi manchi" perchè non lo accompagni in macchina. Il "Mi manchi" penso sia un'espressione fortissima, esprime tanto amore quanta speranza, è illuminante. Direi che purtroppo è quasi indescrivibile. È un mix di tante emozioni insieme, il mi manchi può esprimere il semplice concetto di "voglio un abbraccio" quanto un "non respiro senza di te".
Mi manchi. Non so stare senza te. Il concetto è magnifico, ed è quello che solo una persona può completare.
Mi rendo conto di non sapermi esprimere abbastanza per esprimere quello che secondo me è il "Mi manchi".
Il "Mi manchi" in determinate situazioni supera di gran lunga il "Ti amo" o il "Voglio stare con te". Supera ogni concetto perchè è qualcosa che si è già vissuto, con cui non riesci a star senza.
Dio quante cose ho in testa e quante poche ne riesco a scrivere!
Cavolo, è una parola. Un concetto solo, un unico pensiero. Eppure, da solo, riesce a spazzare via tutte quelle sensazioni scaturite dal "Mi manchi".
Amo i "Mi manchi", come amo tutto quello che mi emoziona. Oggi ho scoperto il mio sogno, il mio obiettivo, quello che mi è sempre piaciuto fare e che non sono mai riuscito a fare, quello che ho sempre voluto ma che non ho mai saputo. Eppure era tanto semplice.
Amo le emozioni, mi fanno sentire vivo. Il mio sogno, seppur astratto, stupido, da scemo quale sono è questo. Godermi ogni emozione che ottengo, ognuna. Goderla fino alla fine, fino all'ultimo respiro. I "Mi manchi" che sento oggi rimbombare nella mia mente, per quanto siano tristi e soli, mi piacciono. Mi piace emozionarmi, mi piace vivere ogni momento bello o brutto che sia.
Ho scoperto che le cose non si risolvono stando da soli. Da soli non si cambia.
Le cose si risolvano provando altre emozioni, sempre nuove. Giocare ai videogames, per quanto mi piaccia, non mi darà mai le stesse emozioni di un'uscita tristissima con una amica scassaballe che ti racconta di quanto sia triste per l'essersi lasciata col ragazzo. E non sono ironico, queste sono emozioni. Questa è la mia vita.
Nel prossimo post parlerò di tutto quello che ci ferma, che non ci fa muovere. Quello che ci ferma dall'essere felici. Spero di essere stato almeno un pochino illuminante per qualcuno, perchè se scopro che tutti sapevano queste cose ma non me le hanno mai spiegate ci rimango veramente male D:
E chiedo venia per non essere riuscito ad esprimere quanto volevo il concetto della mancanza.
Mi mancate. Buonanotte.
Il "Mi manchi" presuppone che ci sia qualcosa che non riesci a fare senza quella persona, qualsiasi cosa. Ma qualcosa di serio. Nessuno direbbe "Mi manchi" perchè non lo accompagni in macchina. Il "Mi manchi" penso sia un'espressione fortissima, esprime tanto amore quanta speranza, è illuminante. Direi che purtroppo è quasi indescrivibile. È un mix di tante emozioni insieme, il mi manchi può esprimere il semplice concetto di "voglio un abbraccio" quanto un "non respiro senza di te".
Mi manchi. Non so stare senza te. Il concetto è magnifico, ed è quello che solo una persona può completare.
Mi rendo conto di non sapermi esprimere abbastanza per esprimere quello che secondo me è il "Mi manchi".
Il "Mi manchi" in determinate situazioni supera di gran lunga il "Ti amo" o il "Voglio stare con te". Supera ogni concetto perchè è qualcosa che si è già vissuto, con cui non riesci a star senza.
Dio quante cose ho in testa e quante poche ne riesco a scrivere!
I “mi manchi” dovrebbero essere seguiti dagli “e quindi sto venendo a prenderti” e non da inutili silenzi.In certi casi però non è possibile. La lontananza è tutto quel che ci separa dai "Mi manchi". Devo ammettere che è triste che tutte le emozioni che ho elencato fin'ora vengano spazzate via dalla sola parola "lontananza".
Cavolo, è una parola. Un concetto solo, un unico pensiero. Eppure, da solo, riesce a spazzare via tutte quelle sensazioni scaturite dal "Mi manchi".
Amo i "Mi manchi", come amo tutto quello che mi emoziona. Oggi ho scoperto il mio sogno, il mio obiettivo, quello che mi è sempre piaciuto fare e che non sono mai riuscito a fare, quello che ho sempre voluto ma che non ho mai saputo. Eppure era tanto semplice.
Amo le emozioni, mi fanno sentire vivo. Il mio sogno, seppur astratto, stupido, da scemo quale sono è questo. Godermi ogni emozione che ottengo, ognuna. Goderla fino alla fine, fino all'ultimo respiro. I "Mi manchi" che sento oggi rimbombare nella mia mente, per quanto siano tristi e soli, mi piacciono. Mi piace emozionarmi, mi piace vivere ogni momento bello o brutto che sia.
Ho scoperto che le cose non si risolvono stando da soli. Da soli non si cambia.
Le cose si risolvano provando altre emozioni, sempre nuove. Giocare ai videogames, per quanto mi piaccia, non mi darà mai le stesse emozioni di un'uscita tristissima con una amica scassaballe che ti racconta di quanto sia triste per l'essersi lasciata col ragazzo. E non sono ironico, queste sono emozioni. Questa è la mia vita.
Nel prossimo post parlerò di tutto quello che ci ferma, che non ci fa muovere. Quello che ci ferma dall'essere felici. Spero di essere stato almeno un pochino illuminante per qualcuno, perchè se scopro che tutti sapevano queste cose ma non me le hanno mai spiegate ci rimango veramente male D:
E chiedo venia per non essere riuscito ad esprimere quanto volevo il concetto della mancanza.
Mi mancate. Buonanotte.
martedì 5 marzo 2013
Qualcuno mi vuole bene
Ho una terribile voglia di vomitare. E una terribile voglia di star male.
Meno male che con qualcuno posso parlarne. Con Qualcuno. Qualcuno, ecco come la chiamerò.
Qualcuno, ieri, mi ha ascoltato fino alle 4 del mattino. Qualcuno, ieri, mi ha consolato per tutta la sera. Qualcuno c'è, mentre gli altri non c'erano. Qualcuno sa trattarmi meglio di chiunque altro. Qualcuno mi capisce, mi vuole bene. Qualcuno mi tirà su se sono giù. Qualcuno è speciale.
Con Qualcuno posso parlare di tutto. Con Qualcuno posso dire "Halò!" senza che si spaventi.
Benvenuto signor Qualcuno. In un modo che non so spiegare, ti aspettavo.
Halò :3
Meno male che con qualcuno posso parlarne. Con Qualcuno. Qualcuno, ecco come la chiamerò.
Qualcuno, ieri, mi ha ascoltato fino alle 4 del mattino. Qualcuno, ieri, mi ha consolato per tutta la sera. Qualcuno c'è, mentre gli altri non c'erano. Qualcuno sa trattarmi meglio di chiunque altro. Qualcuno mi capisce, mi vuole bene. Qualcuno mi tirà su se sono giù. Qualcuno è speciale.
Con Qualcuno posso parlare di tutto. Con Qualcuno posso dire "Halò!" senza che si spaventi.
Benvenuto signor Qualcuno. In un modo che non so spiegare, ti aspettavo.
Halò :3
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